La difesa del territorio nel Litorale Austriaco dal '500 alla Guerra Mondiale.
A cura del nostro Socio Paolo Marz
L’Associazione culturale Zenobi in collaborazione con il Circolo della Stampa ha promosso nelle giornate di giovedì 24, 31 ottobre e giovedì 7 novembre 2019 un il ciclo di conferenze illustrate.
La difesa del territorio nel Litorale Austriaco dal ‘500 alla Guerra Mondiale.
Le conferenze sono state tenute dal dott. Paolo Marz, ha moderato agli incontri Roberto Todero.
– Sviluppo commerciale marittimo e difesa nel Litorale Austriaco del Settecento.
– Dalla Restaurazione a Lissa: marina e difesa costiera nel Litorale austriaco.
– Il futuro fronte dell’Isonzo. Studi e progetti di difesa all’inizio del Novecento.
Il ciclo di conferenze dal titolo “La difesa del territorio nel Litorale Austriaco dal ‘500 alla Guerra Mondiale” ha riservato davvero molte sorprese ai numerosi partecipanti. Il nostro relatore ha saputo infatti accompagnare l’uditorio in epoche lontane raccontando, dati alla mano, vicende politiche, confini, trattati e politiche economiche che a seconda del momento storico in essere guardavano a questo o quel possibile avversario. Un periodo lungo, con grandi sviluppi in tutti i campi: quello militare così diverso in era pre Teresiana da quanto fosse poi nel periodo Franco Giuseppino, quando ormai l’esercito era una cosa di assoluta competenza dello stato; le diverse fortificazioni della costa, realizzate o solo progettate da Porto Buso a Cattaro passando per Trieste, Pola e la costa dalmata sono state illustrate con immagini d’archivio, mappe e spiegazioni frutto di decennali ricerche del dott. Paolo Marz, la cui competenza sui temi trattati è assolutamente fuori discussione anche in campo linguistico: i documenti esaminati sono infatti quasi sempre documenti in lingua tedesca e scritti a mano in grafie gotiche, cosa che da sola richiede una notevole e rara competenza e professionalità. Con la nascita della debole intesa tra Germania Italia ed Austria si svilupparono anche le difese sul fronte terrestre, dato che dopo il 1866 il confine italiano si era avvicinato di molto al Litorale Austriaco; la disanima ha così trattato gli sbarramenti Carinziani ma anche, per quanto riguarda il Regno d’Italia, il campo del medio Tagliamento e la zona del Monte di Ragogna visti come protezione per lo schieramento di un esercito che partisse dal Friuli lungo antiche direttrici d’attacco. Ultime immagini quelle dei lavori datati 1915 sul Carso, tema che ci ripromettiamo di approfondire in un ciclo di serate nel prossimo anno. Le conferenze sono state registrate e si potranno seguire sul sito http://www.circolodellastampatrieste.it/ del Circolo della Stampa, al quale la nostra associazione è iscritta. Un doveroso ringraziamento vada a tutti i partecipanti la cui presenza ci sprona a continuare la ricerca della Storia, quella storia trascurata dopo il 1918 che è invece di grande interesse per tutti essendo parte della grande storia europea.
Roberto Todero
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